Gli americani la chiamano Philly. Formalmente e per intero è Philadelphia; sesta città degli Stati Uniti per popolazione (1,45 milioni di abitanti) e la più importante nello Stato federato della Pennsylvania, pur non essendone oggi la capitale (Harrisburg).
Tutti tendono a idolatrare New York -la città che non dorme mai – per i suoi grattacieli, i suoi negozi di lusso sulla 5th Avenue, i suoi musei e la sua vita notturna. Oppure, sempre gettonatissima, è Washington Dc, la capitale d’America, sede della Casa Bianca e luogo in cui sorge il Congresso degli Stati Uniti.
Eppure mettere da parte Philadelphia è un gravissimo errore. Molti vi dedicano solo una gita in giornata da New York che in effetti dista meno di 90 miglia (144 km). Male, anzi malissimo! Potrei dirvi di andare a Philly perché è lì che i Padri fondatori hanno dichiarato il loro disaccordo con la madrepatria inglese e hanno proclamato la loro indipendenza; primo passo di un lungo percorso di sviluppo che porterà gli Stati Uniti d’America ai vertici del mondo intero. Ma non è soltanto la motivazione storica che, pur essendo già sufficiente, deve spingervi a trascorrere a Philadelphia almeno due o tre giorni!
La città è davvero bellissima, più a misura d’uomo rispetto a NYC, comoda da visitare e affascinante: la parte moderna si integra perfettamente nell’impianto antico. Simbolo di Philly è senz’altro la Liberty Bell, “la campana della libertà”, ma anche il municipio -il City Hall– edificio che svetta in mezzo a modernissimi grattacieli è, in effetti, ricorrente in quasi tutte le immagini che pubblicizzano o evocano la città dell’East Coast.
Un po’ di storia
Philadelphia (dal greco “amore fraterno”) sorge sulla riva occidentale del fiume Delaware ed è attraversata da un suo affluente, lo Schuylkill. Il centro storico della città è compreso fra questi due fiumi.
Fu fondata nel 1682 dal quacchero William Penn. I quaccheri sono fedeli ad un movimento cristiano sviluppatosi in Inghilterra a partire dal XVII, appartenente al calvinismo puritano. Prima dell’arrivo degli europei, nel luogo dove oggi si sviluppa la città, sorgeva un nucleo abitato da nativi della tribù dei Delaware. I primi colonizzatori, di nazionalità svedese, guidati dal missionario Johannes Campanius, giunsero nella zona nel 1646. L’area fu chiamata Nuova Svezia, ma negli anni immediatamente successivi passò rapidamente sotto il controllo britannico. Quando nel 1682 arrivò Penn, progettò una città secondo un preciso piano urbanistico e tentò di fondare la capitale della sua nuova colonia -la Pennsylvania- sui principi di libertà e tolleranza religiosa, proprio come ne indicava il nome. Il progetto lasciava ampi spazi fra le case, allo scopo di controllare meglio gli incendi e le epidemie (ancora oggi è possibile notare questo aspetto quando si visita la Old City).
Philadelphia fu uno dei centri più importanti della Rivoluzione Americana: la Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America (4 luglio 1776), nonché la Costituzione degli Stati Uniti (1787) furono firmate nella Independence Hall. Nel 1790 la sede del governo federale fu spostata dalla Federal Hall di New York alla Congress Hall di Philadelphia, che divenne così capitale provvisoria degli Stati Uniti. Perse infatti questo il titolo nel 1800, con l’inaugurazione del nuovo Campidoglio di Washington DC.
Le cose che non potete assolutamente perdervi sono due: l’Independence National Historical Park e il City Hall, rispettivamente nella zona della Old City e in quella chiamata Center City. Non distano molto, poco più di 1 km.
Cosa vedere: “l’antico”
L’Independence National Historical Park, è un parco a forma di L, conosciuto come “il miglio quadrato più ricco di storia di tutta l’America”. Qui arrivano turisti dal mondo intero ed è la parte più visitata della città. Vi sorgono gli edifici entrati a far parte della storia del Paese: qui furono gettati i semi della Guerra di indipendenza e qui furono elaborate le basi istituzionali degli Stati Uniti. All’interno della Independence Hall i delegati delle 13 colonie ratificarono la Dichiarazione di Indipendenza nel 1776. Sempre in questa zona potrete ammirare la famosa Liberty Bell: era la campana del campanile della Independence Hall e veniva fatta suonare solo in occasioni speciali. Venne appunto utilizzata per richiamare i cittadini alla prima lettura pubblica della Dichiarazione di Indipendenza.
Se avete un po’ di tempo fate un passeggiata intorno al parco e raggiungete le zone della Old City e di Society Hill: esse costituiscono il nucleo originario di Philadelphia. In particolare Elfreth’s Alley, è una stradina lastricata di ciottoli, intorno a cui sorgono suggestive casette di mattoncini e infissi rossi, considerata la più antica strada degli Stati Uniti abitata senza soluzione di continuità.
Cosa vedere: “il moderno”
Spostatevi verso il Center City e visitate il municipio, il City Hall.
City Hall. Si tratta del più alto edificio in muratura senza struttura di acciaio mai costruito al mondo. La sua torre-campanile misura circa 165 metri di altezza ed è sormontata da una statua in bronzo di William Penn, il fondatore, che pesa 27 tonnellate. Esisteva un accordo informale per cui il municipio avrebbe dovuto essere l’edificio più alto della città, accordo rimasto inviolato fino al 1987.
One Liberty Observation Deck. Salite al 57° piano del grattacielo e godetevi la vista a 360 gradi sulla città. Quando il tempo è bello è davvero meraviglioso e si vede Philly racchiusa tra i due fiumi. Il costo del biglietto è di circa 15 dollari. One Liberty Observation deck sovrasta il City Hall e si trova proprio nel mezzo del quartiere finanziario e dei suoi grattacieli.
Se vi rimane del tempo, magari verso sera, fate due passi nell’alberata Rittenhouse Square, la più nota delle piazze cittadine progettate da William Penn.
Da non perdere anche il Philadelphia Museum of Art che ospita un’interessante collezione con quadri post impressionisti e moderni. Una curiosità: le imponenti scale del museo fecero da sfondo, nel 1976, ad una scena del film Rocky, interpretato da Sylvester Stallone. Alle spalle del museo dei giardini con una bella vista sul fiume.
Indicazioni pratiche
La città è comodamente visitabile a piedi o con brevi corse in autobus. Per arrivare da New York o Washington DC potete utilizzare sia la linea di autobus Greyhound che i treni ad alta velocità. Se arrivate in aereo direttamente dall’Italia esiste l’aeroporto Internazionale di Philadelphia.
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