A darmi il benvenuto nella capitale norvegese sono decine di gru che svettano tra i palazzi, stagliandosi nel cielo terso sopra la città. Segno tangibile dell’opera di rinnovamento che sta interessando la città e che trasformerà lo skyline di Oslo, pronto ad arricchirsi di nuovi grattacieli in vetro e acciaio, edifici dalla forma rivoluzionaria e di musei avveniristici. Una trasformazione che proietterà con entusiasmo la città verso il futuro.
Due le zone della capitale investite da un deciso cambio di look: il quartiere di Barcode e quello di Aker Brygge. E il nostro viaggio inizia da qui, dove si trovano molte delle “attrazioni” da non perdere a Oslo. Tra queste, senza alcun dubbio, la Den Norske Opera & Ballet (il Teatro dell’Opera di Oslo) e l’Astrup Fearnley Museum, progettato dall’archistar italiana Renzo Piano. Entrambi gli edifici spiccano per il loro stile architettonico moderno e innovativo.
Il quartiere di Barcode
Il Teatro dell’Opera si colloca nel quartiere più moderno di Oslo, il Barcode. Qui trovano sede i grattacieli di aziende e società (alcuni stanno sorgendo proprio ora e sono ancora scheletri di cemento armato). Ed è sempre qui che è in corso la costruzione del nuovo museo dedicato all’artista norvegese Edvard Munch, la cui struttura promette di essere davvero rivoluzionaria nella forma e nei materiali impiegati.
La Opera House di Oslo – dove si tengono concerti, spettacoli e balletti – è completamente bianca e trasparente; costruita in vetro, granito, alluminio e marmo di Carrara. Le vetrate enormi, alte 15 metri, affacciate sul mare, permettono una vista pazzesca della città e dell’insenatura sulla quale si affaccia l’edificio. Le superfici interne sono rivestite in legno di rovere per “portare calore” agli spazi interni, in contrasto con la freddezza degli esterni bianchi. L’auditorium principale è a forma di ferro di cavallo ed è illuminato da un lampadario ovale con 5.800 cristalli fatti a mano. I sedili includono dei monitor per permettere al pubblico di seguire il testo dell’opera in norvegese e inglese, oltre alla lingua originale. All’esterno, una rampa porta sul tetto della struttura, da cui si gode di una bella vista panoramica sui grattacieli di Barcode e sul centro storico di Oslo.
Per visitare l’interno del Teatro dell’Opera vi consiglio di prenotare un tour guidato, a pagamento. È l’unico modo per accedere ad alcune aree del teatro altrimenti chiuse al pubblico (o nel caso dell’auditorium visitabile solo qualora compraste un biglietto per assistere ad un concerto), come il backstage, il palco, la sartoria, la zona dei camerini, ecc. Il costo è di 100 corone norvegesi, circa 10 euro.
Il quartiere di Akker Brygge
L’Astrup Fearnley Museet si trova invece nella zona di Akker Brygge, porticciolo dal quale partono i traghetti che conducono all’isola dei musei, Bygdøy. Questo edificio moderno ospita il museo di arte contemporanea. Vi suggerisco una visita veloce, anche semplicemente dall’esterno… Solo agli amanti di questo genere d’arte consiglio di pagare il biglietto di ingresso. Per tutti gli altri – amanti dell’arte “più tradizionale” – puntate piuttosto sulla Galleria Nazionale, dove al momento è conservato il capolavoro di Munch, “L’urlo“. Ma di questo vi parlerò in seguito.
Tutta la zona di Akker Brygge è stata recentemente riqualificata. Potrete passeggiare per stradine in pietra tranquille e ordinate, che fiancheggiano condomini dallo stile architettonico singolare, moderno, con vetrate e colori anche appariscenti. La zona che si affaccia sul porto è molto vivace, sempre affollata, e ospita decine di locali e ristoranti di vario genere, bar, ma anche chioschi di gelati.
Qui non dovrete assolutamente perdervi il museo del Nobel per la pace, il Nobel Fredssenter. I premi Nobel vengono assegnati tutti a Stoccolma (nelle seguenti discipline: fisica, chimica, medicina, letteratura ed economia), tranne quello per la pace, che viene consegnato appunto a Oslo. Questo perché così decise il fondatore Alfred Bernhard Nobel, chimico e industriale svedese, che lasciò precise indicazioni nel suo testamento. Il museo presenta un allestimento particolarmente suggestivo e innovativo (utilizza effetti sonori, tablet e nuove tecnologie) e oltre a raccontare la storia del fondatore Alfred Nobel, racconta la vita e le imprese di quanti – uomini e donne, ma soprattutto uomini – a partire dal 1901 (con alcune interruzioni legate alle due guerre mondiali) hanno avuto l’onore di ricevere la prestigiosa onorificenza.
La fortezza che domina il porto
La fortezza o castello di Oslo, Akershus Festning, si trova in una posizione strategica e domina il porto di Akker Brygge sul lato orientale. Venne edificato dal re Haakon V verso la fine del XIII secolo e ha resistito a diversi assedi; nessun assediante ha mai preso il castello in battaglia, sebbene i difensori si siano arresi ai tedeschi nel 1940 nel corso dell’invasione di Danimarca e Norvegia. Nella fortezza sono stati sepolti anche diversi monarchi norvegesi. Onestamente, non mi è sembrato nulla di che, siamo abituati a ben altri castelli in Italia. Però la vista che si gode da lì sul mare e sul porto vale la passeggiata.

Bygdøy, l‘isola dei musei
La cosiddetta isola dei musei (che in realtà è una penisola) è imperdibile: sia il museo dei vichinghi che quello che ospita la nave “Fram” – la prima a raggiungere sia il Polo Nord che il Polo Sud – sono stupendi. Raccontano entrambi di un popolo e dei suoi antenati – i vichinghi – che furono grandi navigatori ed esploratori.
Nel museo delle navi vichinghe sono ospitate le più antiche e meglio conservate imbarcazioni del popolo del nord. Furono ritrovate sepolte con all’interno tesori immensi, perché una volta dismesse venivano utilizzate come tombe nobiliari.
Il Museo Fram, invece, è ancora più sensazionale. Conserva due imbarcazioni originali. La Fram, appunto, che fu utilizzata nelle esplorazioni dell’Artide e dell’Antartide dai più importanti esploratori norvegesi, quali Fridtjof Nansen e Roald Amundsen. Ad arricchire l’esposizione, decine di documenti e oggetti legati ai viaggi pionieristici su questa gigantesca nave. Infine, c’è la Gjøa, il primo vascello ad aver attraversato il Passaggio a nord-ovest (rotta navale che collega l’Oceano Atlantico all’Oceano Pacifico nell’emisfero boreale passando attraverso l’arcipelago artico canadese, in territorio Artico, all’interno del Mar Glaciale Artico). Fu sempre lui, Roald Amundsen, ad attraversare il passaggio durante un viaggio di tre anni conclusosi nel 1906. Da non perdere la proiezione dedicata alle esplorazioni nella sala cinema: è molto interessante e per nulla noiosa.
Il centro
Passeggiate per la via principale di Oslo, la Karl Johans Gate. Non lontano da qui troverete tutte le attrazioni più importanti. Tra queste, la Galleria Nazionale che conserva l’Urlo di Edvard Munch e altre opere d’arte moderna. Il Palazzo reale si trova in fondo o in cima alla via, dipende dal punto di vista, diciamo che si trova a nord-ovest. Infine, ammirate il Parlamento o Stortinget, l’edificio è molto bello.
Fatevi un’idea di Oslo in 60 secondi, godendovi il video realizzato da SophienVoyage (troverete tutte le attrazioni che non potete assolutamente perdere):
Come arrivare
Dall’aeroporto cittadino, il mezzo più comodo è il treno veloce che in 30 minuti vi porterà direttamente in centro. Si chiama Flytoget Airport Express Train. Si possono fare i biglietti direttamente da app; partenze ogni 20 minuti. Il costo è di circa 20 euro a tratta per persona. Vi consiglio di evitare i taxi, anche per tratte molto brevi.. La tariffa iniziale è di quasi 10 euro!!
Per visitare Oslo e le attrazioni suggerite in questo post potete tranquillamente andare a piedi se avrete optato per un hotel in centro. Altrimenti usate gli autobus.
Consigli per risparmiare (o, almeno, per provarci!)
A Oslo costa tutto molto caro. Del taxi vi ho già accennato sopra. Per quanto riguarda gli hotel potete cercare qualche tariffa conveniente online (cercando di prenderli per tempo). La nota dolente sono senz’altro i bar e i ristoranti. Cercate di andare in ristoranti di cucina orientale; quelli internazionali o norvegesi costano parecchio (dai 30/40 euro a testa in sù). In alternativa, potete fare il pieno di panini, ma anche in quel caso il prezzo è comunque decisamente sopra la media.
L’ingresso dei musei costa in media sui 10 euro. Se avete intenzione di visitarne parecchi forse vi conviene acquistare il City Oslo pass. Si può prenotare online e si può scegliere se comprarlo per 1, 2 o 3 giorni. Per 72 ore si spendono circa 75 euro: include l’ingresso a 30 musei e attrazioni e il trasporto pubblico. Otterrete, inoltre, sconti su visite guidate e offerte speciali per ristoranti e negozi.
Spero di esservi stata di aiuto.
Buon viaggio e a presto,
SophienVoyage
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