Descrivere Matera è davvero difficile. Potrei usare fiumi e fiumi di parole, ma non riuscirei a restituire l’emozione che si prova di fronte a questa distesa magica e affascinante di case che sembrano costruite una sull’altra. Ma che dico… non sembrano nemmeno costruite, sembrano scavate nella roccia. Al tramonto, poi, l’incantesimo si compie definitivamente. Resta possibile pronunciare un solo monosillabo di fronte a un tale spettacolo: “Wow”.
Scriveva Carlo Levi: «Matera, come l’ho vista, non potevo immaginarla». Ed è davvero così. Nessuno può capire la cittadina lucana, finché non vi mette piede!
Il sito fu dichiarato Patrimonio Unesco nel 1993 – il primo nel Sud Italia – proprio per l’unicità dei suoi “Sassi”.
Matera è una città molto antica dal punto di vista storico, si pensa che sia stata abitata in maniera ininterrotta dalla preistoria fino ad oggi (sarebbe quindi una della città più antiche al mondo). La sua posizione è molto particolare, è infatti costruita a ridosso di un profondo burrone, la Gravina.
Questa gola, sul cui fondo scorre un torrente che si chiama anch’esso “Gravina”, separa i Sassi dal Parco della Murgia materana. Qui sono presenti delle grotte, probabilmente abitate in epoca preistorica. Questo lato della Gravina costituisce un ottimo punto di osservazione per ammirare tutta la città (Belvedere di Murgia Timone) e scattare foto super.
L’equivoco sui “Sassi”. Molti, arrivando a Matera, pensano che la parola “Sassi” faccia riferimento alle case-grotta, le abitazioni che si pensano scavate nella roccia. In realtà, la parola indica due rioni della città vecchia: il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso.
Il Sasso “Barisano” si chiama in questo modo perché è orientato verso nord-ovest, verso la città di Bari. Quello “Caveoso”, invece, è orientato verso sud e prende il nome dalla città di Montescaglioso, nota nel medioevo come Mons Caveous.
Gli altri due quartieri o “rioni” del centro storico di Matera sono la Civita, dove sorge il Duomo, e il Piano, il corso pianeggiante dove si trovano la maggior parte dei negozi e dei locali, bar e ristoranti.
L’equivoco sulla pietra. La roccia con cui è stata costruita la città non è tufo, di origine vulcanica, ma calcarenite, un pietra di origine oceanica (denominata però, localmente, tufo -da qui l’equivoco-). A volte guardando i muri è infatti possibile individuare dei fossili di conchiglia o altri elementi marini.
In tanti visitano Matera in un giorno. È senz’altro fattibile limitandosi alle cose principali, ma vi consiglio di fermarvi almeno due notti per gustarvi con calma e in tutto relax l’atmosfera unica della città.
Qui sotto, nel video, la mia visita a Matera, in 60 secondi.
Cosa vedere
- Non perdetevi i punti panoramici, per degli scorci unici sui Sassi. Li trovate anche indicati sotto, sulla mappa. Quelli che ho apprezzato di più sono: il Belvedere di Murgia Timone (dall’altro lato della Gravina), il Belvedere di Santa Maria de Idris (in Piazza Caveoso), il Belvedere di Piazza Pascoli, quello di piazza del Duomo e infine la vista dal Convento di Sant’Agostino. Tutti questi punti panoramici vi permettono di ammirare i Sassi da angolazioni differenti.
- Sasso Barisano. Ammirate il panorama di questo antico rione e poi non perdete assolutamente il complesso monastico della Madonna delle virtù e di San Nicola dei Greci. Mentre scrivo, il sito ospita una stupenda mostra di Dalì, ma non so per quanto tempo resterà a Matera.
- Sasso caveoso. In questa zona visitate assolutamente la Chiesa rupestre di Santa Maria de Idris, in posizione stupenda per un assaggio panoramico sulla città vecchia e poi la Piazza Caveoso, affacciata sulla Gravina. Qui troverete la Chiesa di San Pietro Caveoso e nelle vicinanze la Casa-grotta di Vico Solitario.
Per quest’ultima vale la pena spendere qualche parola. La visita è davvero un’esperienza unica, perché permette di capire come vivevano gli abitanti di Matera nelle case-grotta. La sua costruzione risale al 1700 ed è stata abbandonata solo nel 1956; questo significa che fino a 60 anni fa, in questa città si viveva ancora così. L’abitazione è costituita da due stanze, divise da un tramezzo, non dotato di porta, ma di una semplice apertura.
Ospitava una famiglia di 11 persone (i genitori e i bambini) e insieme gli animali (mulo o cavallo, galline, maiali). Nell’ambiente più grande si trovano un letto, un piccolo tavolo, una credenza – i cui cassetti fungevano durante la notte da culla per i piccoli – e tutto l’occorrente per la vita contadina. Nell’altro, la stalla e il letamaio. Vi è un solo ingresso, una porta, e sopra una finestra per arieggiare l’ambiente (l’unica). Il bagno ovviamente non esisteva, si utilizzava un vaso da notte, ma l’acqua arrivava direttamente nella cisterna della casa, grazie ad un sistema di approvvigionamento idrico all’avanguardia.
- Civita. Salite al belvedere del Duomo e visitate la cattedrale.
- Infine, il Piano. Mentre passeggiate sul corso, buttate un occhio alla Chiesa del Purgatorio, edificio barocco molto particolare per i rimandi ossessivi al tema della morte: è piena di teschi e scheletri scolpiti un po’ ovunque.
Imperdibile poi Piazza Vittorio Veneto, dove si trova il Palombaro lungo, l’antica cisterna cittadina. Il sistema di approvvigionamento idrico risale al Cinquecento e permetteva di distribuire acqua direttamente in tutte le case; un lusso per i tempi, un unicum, uno dei motivi per cui la città è stata dichiarata Patrimonio Unesco.
Come arrivare
Non esistono aeroporti in Basilicata. Il modo più facile per raggiungere Matera è in auto.
L’aeroporto più vicino è a Bari, dove è possibile prendere degli autobus diretti alla città dei Sassi; impiegano poco più di un’ora per raggiungerla.
Volendo è quindi possibile fare una gita in giornata dalla Puglia.
Nella mappa qui sotto trovate indicati, in verde, i punti da cui si gode di una vista mozzafiato e, in viola, le cose da non perdere.
A presto e buon viaggio!
SophienVoyage
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