Come la valle della Loira in Francia o la Baviera in Germania, anche la Valle d’Aosta ha il suo castello delle fiabe. Si trova nella valle di Gressoney, nel nord ovest della regione alpina ed è meglio noto come “Castel Savoia“. Già da lontano, mano a mano che ci si avvicina all’abitato di Gressoney Saint Jean, si notano alcune cuspidi azzurro cielo che spiccano tra gli alberi del bosco. Sono le “punte” delle 5 torrette del castello.
Una stradina conduce direttamente nel parco dell’antica residenza della famiglia Savoia, dove i visitatori possono parcheggiare e proseguire qualche minuto a piedi. Verrete accolti da un magnifico giardino botanico, che si apre proprio sotto alla grande ed elegante mole del maniero. Questo è il punto più bello per scattare una fotografia! Fiorellini multicolore, piante varie, rocce e stradine si inerpicano verso l’alto; fa da cornice il magnifico castello in pietra chiara. Il giardino fu inaugurato nel 1990 e ospita varie specie floreali di ambiente alpino, locali e provenienti da tutto il mondo, selezionate per la loro rara bellezza. Tra queste troverete la genziana, l’arnica e la stella alpina.

Il castello
Il maniero, costruito in stile eclettico (presenta infatti una commistione di stili proprio su richiesta della regina, ovvero medievale, neogotico e liberty), presenta un nucleo centrale di forma rettangolare a cui si uniscono cinque torrette cuspidate (in stile neogotico), ognuna diversa per altezza e pianta. L’esterno è rivestito in pietra da taglio grigia proveniente da alcune cave valdostane. Il carattere più austero medievale è smorzato dalla presenza di numerose finestre (bifore e trifore) e dalla grande vetrata che permette una meravigliosa vista sulla vallata. L’edificio si articola su tre piani: il pianterreno con i locali da giorno, il piano nobile con gli appartamenti reali ed il secondo piano, riservato ai gentiluomini di corte; i sotterranei ospitano le cantine.
Il progetto fu redatto dall’architetto Emilio Stramucci, lo stesso ideatore delle decorazioni neobarocche per il Palazzo Reale di Torino e il Quirinale, sede della presidenza della repubblica italiana. Tutti gli arredi esposti sono autentici, così come le tappezzerie che ornano le pareti, in tessuto di lino e seta. Si possono visitare soltanto il piano terra e il primo piano; vi verranno forniti dei calzari, per preservare i pavimenti del castello che sono originali. Insomma, si chiama castello, ma si tratta più che altro di una lussuosa grande villa dal sapore medievale.
Un po’ di storia
Il castello fu realizzato su desiderio della Regina Margherita di Savoia che amava molto Gressoney e vi risiedeva già dal 1889, ospite dei baroni Beck Peccoz. I lavori iniziarono nell’agosto del 1899 alla presenza di re Umberto I il quale, assassinato a Monza un anno dopo, non riuscì a vedere la loro conclusione, avvenuta nel 1904. La dimora ospitò la Regina durante i suoi soggiorni estivi fino al 1925, un anno prima della sua morte. Il castello divenne proprietà della Regione Autonoma Valle d’Aosta nel 1981.
La visita
Al pianterreno si visitano la sala da pranzo, dalla ricca decorazione dipinta sulle pareti, sul camino e sul soffitto e rivestita da una boiserie con intagli a pergamena in stile neogotico; la veranda semicircolare che permetta una bella vista panoramica come accennato sopra; la sala da gioco, con il biliardo originale e i salottini del soggiorno.
Pezzo forte, assolutamente da non perdere, è il maestoso doppio scalone in legno di rovere intagliato con grifoni e aquile che conduce agli appartamenti reali: quello del re Umberto I, della regina Margherita e del principe ereditario Umberto II.
Indicazioni utili
La valle di Gressoney si raggiunge dal borgo di Pont Saint Martin, al confine con il Piemonte. Vi consiglio la visita nel periodo estivo per ammirare le piante del giardino botanico, ma anche in inverno il castello ha un fascino tutto suo. Il costo del biglietto è di 5 euro. Le biglietterie si trovano vicino all’ingresso in un angolino un po’ nascosto.
Buon viaggio e a presto,
SophienVoyage
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