In una domenica di agosto, a Roma, mi sveglio con l’idea di andare a crogiolarmi al sole, al mare. Fuori ci sono 39 gradi e mi pare una buona idea prendere l’auto e dirigermi verso il litorale laziale. Ok, il mare non sarà un granché, ma se non altro troverò sollievo nella brezza marina. Ma si sa, le cose non vanno sempre come si era immaginato, possono anche andare meglio. Alcune volte le belle sorprese irrompono nella routine quotidiana… E, in effetti, nel tardo pomeriggio mi ritrovo a Parigi.
Il mio ragazzo deve partire d’urgenza per lavoro, per qualche giorno. Destinazione: la capitale francese. Perché non accompagnarlo? Certo, l’ho già visitata più volte, ma non ci si stanca mai della città “dell’amore”. «Parigi è sempre una buona idea», diceva Audrey Hepburn.
Valigia pronta in 15 minuti, cosa portare con me? Siamo in agosto, farà caldo. Ma meglio prendere anche una giacchina, una sciarpa e dei golfini, non si sa mai. E.. questi indumenti saranno la mia salvezza! Dovete sapere che a Parigi in estate fa caldo, ma può fare anche molto freddo. Infatti, appena sbarcata all’aeroporto di Charles de Gaulle, i gradi sono 19. Brrrrrr! Controllate sempre le previsioni meteo e nel dubbio vestitevi a strati, qualcosa di leggero e qualcosa di pesante. Ah, non dimenticate l’ombrello!
Arrivo in serata – albergo vicino alla Tour Eiffel – cena in un tipico bistrot francese, passeggiata lungo la Senna, ammirando il meraviglioso gigante di ferro simbolo di Parigi, poi, nanna.
Il primo giorno
Le guide turistiche non sempre consigliano un quartiere che personalmente ancora non conoscevo e che ho trovato stupendo. Per chi, come me, adora i grattacieli e le città moderne, La Défense è imperdibile. Parigi è servita magnificamente dai mezzi pubblici, la metropolitana vi condurrà praticamente ovunque. Non dovete aver paura di camminare e stancarvi… Ma sono certa che l’entusiasmo per la scoperta della città non vi farà sentire la stanchezza!
Per trascorrere una giornata in questo quartiere a nord-ovest di Parigi, dovete arrivare al capolinea della linea gialla, la numero 1. Troverete grattacieli bellissimi e la “Grande Arche”, un arco bianco, in stile moderno, su cui è possibile salire per godere di una spettacolare vista su Parigi. L’ascensore che porta in cima ha un costo di 15 euro. La Défense è il quartiere della finanza, ma troverete bar, ristoranti e aree verdi dove riposarvi. Per gli amanti dello shopping ci sono anche dei grandi centri commerciali.
La zona dei grattacieli è perfettamente allineata con l’Arco di Trionfo, place de la Concorde, il Giardino delle Tuileries e il Louvre (è il cosiddetto “axe historique”, l’asse storico cittadino su cui si trovano i monumenti più importanti di Parigi). Potrebbe essere una buona idea, spostarsi all’Arco di Trionfo e da lì ammirare la vista sui grattacieli della Défense. Anche in questo caso la metropolitana vi porterà direttamente alla rotonda dove sorge il monumento (fermata: Charles de Gaulle – Etoile). Fantastica la vista sugli Champs Elysées e su tutta la città. Anche la chiesa del Sacro Cuore di Montmartre spicca tra i tetti parigini.
Prima di rientrare in hotel, se rimane del tempo, potrebbe essere carino visitare il Musée du Quai Branly, museo etnografico. Per i viaggiatori e per chi ama l’artigianato e le diverse culture del mondo è una tappa decisamente interessante.
Se preferite lo shopping potete optare per la zona Opéra, dove oltre a visitare l’affascinante teatro parigino, è possibile ammirare la cupola delle Galéries Lafayette, appena dietro l’angolo.
Il secondo giorno
Mi sveglio già entusiasta per quello che vedrò oggi. Si comincia dal Musée Rodin, troppo spesso sottovalutato. La collezione dello scultore, pittore, disegnatore francese Auguste Rodin è diventata di proprietà dello Stato nel 1908. A una sola condizione: essere ospitata in un palazzo stupendo, l’Hôtel Biron. Qui Rodin aveva allestito il suo studio e il suo atelier. L’edificio è bellissimo, il giardino esterno, dove si ammirano le sue sculture, profuma di rose. Un’oasi di tranquillità nel centro della città.
Chi non ha mai visto il Musée d’Orsay e il Louvre deve assolutamente andare. Nel primo sono conservate le opere degli impressionisti, nel secondo potrete perdervi per tutta la giornata, ma anche per una settimana. Forse non basterebbe un mese per vederlo tutto.
Di fronte al Louvre, il Jardin des Tuileries in estate è meraviglioso. Un tripudio di colori ravviva anche le giornate piovose. Si può passeggiare, ci si può sedere all’ombra degli alberi ed è possibile fare uno spuntino nei bar e ristoranti che si trovano all’interno dell’area verde.
Prima di rientrare in hotel, fate un salto alla famosa chiesa di Nôtre Dame. Potrebbe esserci un po’ di coda per entrare, ma non potete perdervi i rosoni colorati tipici del gotico francese. Inoltre sull’isolotto in centro a Parigi, l’atmosfera è rilassata… si vendono crêpes e dolcetti deliziosi e ci sono tanti negozietti di souvenirs. Per arrivarci si passa davanti all’Hôtel de Ville, il municipio, è bellissimo.
Il terzo giorno
Prima di rientrare, voglio respirare l’atmosfera del quartiere più romantico di Parigi: Montmartre. Salite alla Basilica del Sacré Coeur, dall’alto si ammira una bella vista sui tetti della città. Poi camminate nelle viuzze e fatevi ritrarre da qualche artista di strada in Place du Tertre. Imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea l’Espace Dalì. Non è il solito museo, l’allestimento è davvero originale. E infine… Avete mai visto il “Mur des je t’aime”? “Ti amo” è scritto in 250 lingue diverse!
Pranzate in un bistrot (avrete l’imbarazzo della scelta) e andate al Centre Pompidou, nel centro del Marais. Potete visitare le collezioni di arte moderna, ma se non amate i musei potete semplicemente salire per vedere il panorama (mozzafiato sui tetti del Marais e sulla Butte de Montmartre). Per non pagare il biglietto dovete cercare l’ingresso del bar panoramico, vi faranno salire con un ascensore e poi con le scale mobili.
Per cena, rimanete nel Marais. Non lontano dalla Place des Vosges, un localino che si chiama “Chez Janou” è molto simpatico, si mangia bene e la mousse au chocolat è incredibilmente buona (fate solo attenzione alle quantità!).
Ok, lo ammetto in tre giorni a Parigi ho girato come una trottola, ma ero così desiderosa di visitare tutto quello che potevo che non me ne sono nemmeno resa conto! E voi? Ce la farete a ripercorrere i miei passi?
Bon Voyage a tutti!
SophienVoyage
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