Di solito chi programma una vacanza in Messico decide di puntare sullo Yucatan, sulle città coloniali come Valladolid o sui siti archeologici più noti, quali innanzitutto Chichen Itza, Palanque o Coba. Tutte cose assolutamente imperdibili. Ma non fate l’errore di bypassare Città del Messico.
Tre giorni a Mexico City sono sufficienti, ma vi consiglio di aggiungerne uno per poter andare a visitare Teotihuacán, 40 km a nord est della capitale. Si tratta di uno dei maggiori siti archeologici mesoamericani, conosciuto per le sue imponenti piramidi e per le sue straordinarie architetture. L’origine di Teotihuacán è ancora avvolta nel mistero, secondo alcune interpretazioni potrebbe essere stata fondata dai Toltechi, una delle più antiche civiltà messicane. Forse, però, è ancora precedente allo sviluppo della civiltà tolteca.
Un po’ di storia
Tenochtitlán è la città antenata di Città del Messico. Fu fondata nel 1325 su un’isola nel lago di Texcoco, nell’attuale Messico centrale. Fu rasa al suolo nel 1521 dai conquistadores spagnoli. Hernan Cortez distrusse il palazzo di Montezuma, i templi, le piramidi e al loro posto fece costruire la sua magnificente cattedrale, il suo palazzo coloniale… Nacque così la capitale messicana e nel corso dei secoli gran parte del lago Texcoco fu prosciugato. Oggi la città sta sprofondando, alcuni edifici sono inclinati. Quindi se nelle foto noterete alcuni palazzi o campanili inclinati, sappiate che non è la prospettiva a giocare brutti scherzi.
Il centro storico: plaza de la Constitución
La maggior parte dei monumenti di maggior interesse del centro storico si affaccia sulla piazza oppure si trova non lontano da lì. Il cuore della città viene chiamato dai suoi abitanti Zócalo, ossia “basamento”, perché nel XIX secolo venne definitivamente abbandonato il progetto di costruzione di un enorme monumento all’indipendenza, di cui rimase solo il fondamento. Piazza della Costituzione è una delle più grandi al mondo.
La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta domina la piazza e presenta una notevole commistione di stili. Iniziata nel 1573, rimase in costruzione per tutto il periodo coloniale. Ad ispirare l’autore del progetto iniziale fu la cattedrale di Siviglia. La chiesa sorge su antichi templi aztechi, rasi al suolo dai conquistadores spagnoli.
Il Palacio Nacional, sede degli uffici del presidente del Messico, è liberamente visitabile. Oltre al pregio dell’edifico in sé (anche questo fu edificato sull’antico palazzo di Montezuma, re degli aztechi), non si possono perdere i murales di Diego Riviera. Nove dipinti che raccontano la vita dei nativi prima della conquista spagnola. Furono realizzati tra il 1929 e il 1951. Disegni nitidi e precisi, un tripudio di colori, che rievocano i miti e la quotidianità messicana fin dall’apparizione di Quetzalcóatl, serpente piumato venerato dagli aztechi.
Tenochtitlán: la città degli aztechi
Tutto quel che resta di Tenochtitlán è visitabile a est della Cattedrale. Dell’antico sito rimane parte dell’area religiosa, ovvero la Grande Piramide (o Templo Mayor), il tempio principale della capitale dell’impero azteco. La piramide si sviluppava per 60 metri in altezza e serviva a sostenere due templi, posizionati in cima, dedicati agli dei Huitzilopochtli e Tlaloc, considerati dagli aztechi di eguale potenza. È possibile visitare i resti di questo grande compless attraverso un percorso tra le rovine.
Date un’occhiata anche al museo, che ricostruisce la storia di Tenochtitlán. Presenta un ottimo allestimento!
Quattro passi a caccia dell’arte di strada
Camminate per le vie gremite di negozietti e bancarelle che vendono cibo di strada. Se non siete schizzinosi come me potete anche provare ad assaggiare qualcosa. I cittadini della capitale usano mangiare in piedi, per strada. Ad un certo punto incontrerete una zona con dei bellissimi murales colorati. Volti di bambini e maschere, ma anche animali fantastici molto ben disegnati.
Mentre scrivo, un grave terremoto ha colpito Città del Messico. Vista la già precaria condizione di molti edifici che stanno sprofondando, non so se i monumenti descritti in questo post abbiano o meno subìto dei danni. Mi auguro che anche voi potrete vivere, come me, il fascino indescrivibile di Ciudad de Mexico.
A presto!
SophienVoyage
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Qui sotto trovate una mappa con i luoghi di interesse di cui vi parlo sopra: